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Il glossario della psicologia

A

Abreazione: termine usato in psicanalisi; è una reazione attraverso cui la persona arriva a “risolvere” una rimozione affettiva dell’inconscio. E’ una reazione può essere provocata o si può attivare spontaneamente.

Abulia: Notevoli difficoltà nel prendere decisioni in maniera autonoma, imporre i propri desideri,  intraprendere qualsiasi iniziativa. E’ un sintomo importante della depressione

Acatisia: disturbo del movimento caratterizzato da incapacità di rimanere fermi, accompagnato da intensa inquietudine anche interiore;

Acrofobia: Paura dell’altezza (si veda Nevrosi fobica)

Acting out: espressione dei propri vissuti emotivi conflittuali attraverso l’azione piuttosto che con il linguaggio. Il soggetto si comporta in modo poco riflessivo, senza considerare le possibili conseguenze negative delle sue azioni. In psicoanalisi l’a. è considerato come un tentativo di scarica della tensione emotiva, ottenuta mediante una reazione alla situazione attuale, come se fosse questa la causa scatenante il conflitto interno.

Aerofobia (o anche aviofobia): viene definita la paura di volare in aereo (fear of flying) per via di uno stato d'ansia a livelli significanti. In quanto fobia, appartiene alla grande famiglia dei disturbi d’ansia proprio perché l’ansia è l’emozione che più frequentemente viene avvertita.

Afanisi Scomparsa del desiderio sessuale

Afefobia Disagio, repulsione nei confronti del contatto fisico soprattutto se ricevuto.Spesso, alle origini di questa fobia vi è un trauma, o una deprivazione (finanche involontaria) di affetto durante l'infanzia, normalmente comunicato proprio con il contatto fisico.
A volte può essere associata ad un'aggressione sessuale, subita in età infantile e somatizzata in età adulta.

Agnosia: incapacità di riconoscere o identificare oggetti e persone pur essendo intatta la funzione sensoriale; può essere presente nella demenza

Agorafobia: Paura degli spazi aperti (si veda Nevrosi fobica).

Allucinazioni: Sono descritte come “percezioni senza oggetto”. La persona vede, sente oggetti o suoni o sensazioni inesistenti e le considera come reali. Le allucinazioni possono essere soprattutto uditive, visive e tattili; meno frequenti sono quelle olfattive, gustative o cinestesiche (ad es: la sensazione che qualcosa o qualcuno strisci sul proprio corpo, sentirsi gonfio ed enorme, la sensazione di spostamento o deviazione degli arti, la sindrome dell’”arto fantasma”).
Si distinguono in allucinazioni elementari (un lampo, un rumore), allucinazioni complesse (vedere oggetti, persone o sentire parole, frasi ben distinte) e quelle combinate (vedere il fuoco che brucia e sentirne l’odore, vedere una persona che viene incontro e che parla). E’ difficile considerare le allucinazioni senza la componente delirante.
Le allucinazioni vanno distinte dalle illusioni. Queste ultime sono modificazioni nella percezione di un oggetto reale (ad es: si pensa di veder in una macchia un animale o una freccia o un crocifisso). Le illusioni sono abbastanza frequenti anche in persone che non soffrono di una particolare patologia psichica.

Alessitimia(o alexitimia, letteralmente “non avere parole per le emozioni”; “a” =mancanza, “lexis”= parola e “thymos”= emozione): è l’incapacità di mentalizzare, percepire, riconoscere e descrivere verbalmente gli stati emotivi (i propri o quelli degli altri).

Alogia: termine che indica limitazioni nella fluidità e produttività del pensiero e dell'eloquio.

Anorgasmia totale : Si tratta dell'incapacità di raggiungere l'orgasmo in qualsiasi modo, compresa l’auto masturbazione. La terapia ha come obiettivo quello di rimuovere le cause che possono impedire la percezione o l'accettazione del piacere.

Anorgasmia con un partner : Difficoltà a raggiungere il piacere sessuale  nel rapporto con altre persone ma non nell'autoerotismo. In questo caso la terapia mira alla rimozione di tutte le cause legate ai problemi di relazione, di vergogna e di coinvolgimento del proprio corpo, di sensi di colpa, di proiezioni infantili, del pensarsi impotente come donna.

Anorgasmia coitale : Si presenta quando l'orgasmo non viene raggiunto con la sola azione del pene, senza l'ausilio della stimolazione del clitoride. Si deve considerare che le donne vivono le sensazioni sessuali con tutto il loro corpo ed in modo particolare con il clitoride, pertanto molte di loro sarebbero da considerare affette da questa disfunzione.

Ansia: E’ una reazione fisiologica del corpo  in sé non anormale e che può essere anche utile per conseguire un importante obiettivo o per evitare una situazione di pericolo. L’ansia diventa patologica quando si verifica in situazioni non esistenti o non adeguate al vissuto con modalità di espressione, durata e intensità che aumentano in modo incongruo. E’ considerata reattiva ad avvenimenti esterni di vita o a situazioni interne di conflitto (si veda “nevrosi d’ansia”). Spesso è accompagnata da manifestazioni somatiche come tachicardia, tremore, agitazione motoria, sudorazione, tipiche della normale reazione di allarme.

Ansia somatizzata: In questo caso i sintomi neurovegetativi associati all’ansia perdurano nel tempo determinando disturbi somatici a cura di uno o più organi.

Apatia: Disturbo dell’affettività in cui esiste un’apparente scarsità o assenza di reazioni e di risposte affettive di qualunque tipo agli stimoli esterni ed alle rappresentazioni interne. Può verificarsi in:

  • sindromi psico-organiche (tumori cerebrali, ipotiroidismo, stati confusionali, demenze, ecc.)
  • sindromi psicotiche con deterioramento affettivo
  • alcune sindromi depressive

Autismo: Il soggetto autistico presenta  una perdita parziale o totale del rapporto psichico con la realtà esterna, non è interessato ad avere rapporti con gli altri, la sua vita psichica è completamente rivolta all’interno di sé ed è dominata da fantasie, sogni ad occhi aperti, deliri, allucinazioni.
Mostra interesse invece per suoni o movimenti particolari (ad esempio un ventilatore). Nel caso dei bambini, il linguaggio non è adeguato all’età, tendono anche a ripetere quello che sentono (ecolalia), evidenziano delle stereotipie (dondolamenti), forme di autolesionismo, ansie di fronte a piccoli cambiamenti nell’ambiente  ed è inesistente l’empatia (il condividere bisogni ed emozioni degli altri)-
E’ difficile mantenere limiti netti tra la “malattia” e una serie di situazioni. Infatti, reazioni di tipo auistico si possono riscontrare in bambini con diversi gradi di insufficienza mentale, o anche in bambini separati dalla madre ed eventualmente istituzionalizzati molto presto.

Anedonia: è l'incapacità, totale o parziale, di provare soddisfazione, appagamento od interesse, per le consuete attività piacevoli, quali il cibo, il sesso e le relazioni interpersonali.  “Anedonia” è sinonimo persino di disinteresse per dormire, rilassarsi e vivere.  E’ definita come “sociale” quando il disinteresse è mirato alle sole relazioni interpersonali, mentre è “fisica” quando il cibo, il sesso e le emozioni non procurano alcun piacere al soggetto.

Aprassia: perdita della capacità di produrre movimenti volontariamente; chi ne soffre mostra difficoltà a produrre su richiesta delle risposte che può invece produrre facilmente quando non ci pensa.

Archetipo: termine utilizzato da  Jung; è una immagine o un pensiero ereditato dagli avi e condiviso dall'intero genere umano. Esempi di archetipi sono la "grande madre", il "vecchio saggio" e il "giovane eroe".

Arousal: stato di attivazione psicofisiologica di intensità variabile in risposta ad uno stimolo significativo per l'individuo.

Assertività: livello di importanza che viene attribuito alle proprie esigenze, ai propri diritti, bisogni e desideri, cercando di soddisfarli. Il perseguimento dei propri bisogni viene tuttavia realizzato senza ledere i diritti e i bisogni degli altri.

Autoefficacia (senso di): convinzione della propria capacità di fare una certa cosa, di raggiungere un certo livello di prestazione. Le convinzioni di efficacia influenzano il modo in cui la persona pensa, trova delle fonti di motivazione personale e agisce. La persona con un senso di autoefficacia alto ha un pensiero positivo, è motivata, sceglie obiettivi notevoli e ottiene risultati più soddisfacenti di chi ha un senso di autoefficacia  basso e percepisce in modo negativo le proprie possibilità.

B

Behaviorismo: (dall'inglese behaviour, comportamento) dunque vedi comportamentismo.

Benzodiazepine Psicofarmaci che agiscono sul controllo dell'ansia attraverso il legame con recettori specifici che a loro volta attivano quelli per il GABA.

Betabloccanti: tipologia di farmaci che agiscono sul sistema nervoso simpatico provocando una diminuzione del ritmo cardiaco e della pressione arteriosa. Vengono impiegati per alleviare alcuni sintomi tipici dell'ansia.

Bigoressia" : è un termine coniato da alcuni medici e  che trova la sua etimologia nell'inglese "big= grande' e nel latino "orex=appetito', ad indicare la "fame di grossezza” ovvero il desiderio di possedere un corpo più muscoloso e più "asciutto'.

Binge Eating Disorder.: Frequenti episodi di abbuffate compulsive, senza successive condotte che servano a compensare l’atto, come ad esempio vomito auto indotto o uso di diuretici e lassativi.

Borderline (personalità) (tratto da “il vaso di Pandora”di Cancrini L. , La Rosa C.) : Sintomi sia psicotici sia nevrotici. Il termine è stato utilizzato, soprattutto in ambito psicoanalitico,  per riferirsi a più comportamenti che esprimono a più livelli un disturbo dell’identità personale. La caratteristica principale del disturbo è una forte instabiltà nell’immagine di sé, delle relazioni interpersonali e dell’umore. Si manifesta spesso con incertezze sull’immagine di sé, sull’orientamento sessuale, capacità interpersonali, le scelte di vita, lavorative, dei valori. L’individuo sperimenta queste difficoltà con sensazioni di vuoto o di noi agendo attraverso una serie di sintomi che vanno dall’area psicosomatica ai disturbi di tipo nevrotico (quali fobie, angosce, depressione) fino ad arrivare anche a forme di autolesionismo. Questi individui, pur non avendo raggiunto un buon livello di individuazione, possono anche essere asintomatici in quanto in grado di strutturare, all’interno di un’immagine di sé poco strutturata e confusa, livelli di adattamento e di compromesso con il mondo esterno, la famiglia, il lavoro, apparentemente rispondenti alle esigenze dei vari contesti, a scapito della loro identità.

Brontofobia: Paura persistente, anormale e ingiustificata dei fulmini e dei tuoni.
Chi ne soffre arriva ad essere ossessionato dalle previsioni meteo. Spesso la vita viene paralizzata in quanto l’individuo può arrivare a non riuscire a fare le quotidiane attività.

Bulimia Nervosa: Le persone che ne soffrono tendono ad ingerire grandi quantità di cibo velocemente e voracemente utilizzando poi metodi compensatori (ad esempio l’autoindursi il vomito). Le persone bulimiche, percentualmente le donne, sentono una grande forza quando riescono rigidamente a rispettare le proprie regole per il mantenimento del peso corporeo. Tuttavia, quando questo controllo nell’alimentazione viene meno, sentono fortemente minata l’autostima.

Biofeedback: procedura che fornisce alla persona informazioni in tempo reale sulle modificazioni della propra attività muscolare, della temperatura cutanea, della frequenza cardiaca, della pressione arteriosa e di altre funzioni con lo scopo di ottenere un controllo volontario di tali funzioni.

Burnout: Si tratta di un processo fortemente  stressogeno che colpisce le persone che esercitano professioni d'aiuto (helping profession) in quanto sono caricate da una duplice fonte di stress: il loro stress personale e quello della persona aiutata. "Burnout" in inglese significa  "bruciarsi". Difatti chi è affetto da questa sindrome sviluppa un lento processo di "logoramento" o "decadenza" psicofisica, esaurimento emozionale, un atteggiamento spesso improntato al cinismo e un sentimento di ridotta auto-realizzazione. Il soggetto tende a sfuggire l'ambiente lavorativo assentandosi sempre più spesso e lavorando con entusiasmo ed interesse sempre minori, a provare frustrazione e insoddisfazione, nonché una ridotta empatia nei confronti delle persone delle quali dovrebbe occuparsi.

C

Cacofobia: Paura eccessiva e duratura della bruttezza propria

Caetofobia: Paura persistente, anormale e ingiustificata del pelo e degli esseri pelosi.
Coloro che ne soffrono di solito temono i capelli umani oppure il pelo degli animali. Di solito restano lontano dalle persone con capigliature abbondanti e si comportano in forma strana se restano vicini al capello di qualcuno. Può anche capitare che temano i loro stessi capelli, che sviluppino odio verso se stessi e che tentino di strapparsi i peli dal loro corpo.

Catalessia: Disturbo psicomotorio caratterizzato da un tono muscolare di tipo plastico (come modellando la cera di una statua) nonché dalla possibilità di far assumere al soggetto posizioni corporee anche scomode che vengono poi mantenute a lungo. Presente nelle schizofrenie ma anche in sindromi psicorganiche e psicogene acute.

Catatonia : Arresto psicomotorio o immobilità con tensione persistente in diversi gruppi muscolari per cui determinati  segmenti del corpo assumono posizioni stabili o poco modificabili

Cataplessia: è un disturbo che causa una perdita del tono muscolare solitamente provocata da forti emozioni come gioia, pianto.

Catarsi: indica la liberazione dalle emozioni negative alla base delle tensioni psichiche e dell'ansia, grazie al recupero di pensieri e ricordi. Sinonimo di abreazione.

Cenestetico: Dal greco koiné (comune) e aisthesis (sensazione, percezione), il cenestetico (o cinestetico) è il canale sensoriale relativo alle impressioni fisiche sia esterne (tattili) sia interne (sensazioni ricordate, emozioni). Afferisce alla cenestesi, che indica il complesso di sensazioni generale, continuo e uniforme determinante nell'individuo uno stato generale di benessere o di malessere.

Cleptomania: il rubare oggetti che non servono per l’utilizzo personale o per denaro. L'azione, che procura piacere al cleptomane, è preceduta da un sentimento di tensione crescente o di eccitazione affettiva.

Comorbilità: concomitanza di due distinti disturbi.

Comportamentismo: la nascita del comportamentismo fu annunciata nel 1913 da J.B. Watson. Questo movimento è fondato sullo studio scientifico del comportamento, cioè degli aspetti esteriori, praticamente osservabili, dell'attività mentale.

Complesso di Edipo (edipico): concetto sviluppato da S. Freud per spiegare la maturazione del bambino maschio attraverso l'identificazione con il padre e il desiderio nei confronti della madre. Si tratta di un atteggiamento ambivalente di desiderio di morte e sostituzione nei confronti del genitore dello stesso sesso e di desiderio di possesso esclusivo nei confronti del genitore di sesso opposto.

Complesso di Elettra: nelle bambine trattasi dell'equivalente del complesso di Edipo nei maschi. Si verifica durante la fase fallica dello sviluppo psicosessuale ed è caratterizzato dall'interesse della bambina verso il padre per via del possesso del pene, che ella invece non possiede.

Compulsione: comportamento ripetitivo o azione mentale che la persona si sente costretta ad eseguire per ridurre il disagio causato dai pensieri ossessivi o per scongiurare il verificarsi di una qualche calamità.

Claustrofobia: Paura degli spazi stretti, angusti come ad esempio l’ascensore, le stanze o luoghi affollati dove la persone non individua vie di fuga immediate, ecc.(si veda Nevrosi fobica)

Cleptomania. : Si tratta della persistente incapacità di controllare e di resistere all'impulso di rubare un qualunque oggetto, anche se privo di valore o di utilità per la persona.

Clismafilia: Uso dei Clisteri per l’eccitazione sessuale

Condensazione: Due o più frammenti di idee si fondono in una nuova idea incongrua. Si può osservare nel discorso di persone con dissociazione idrica. Nel sogno la condensazione raccoglie in una sola rappresentazione aspetti e contenuti appartenenti a differenti oggetti o situazioni

Coprofilia: Uso delle feci per l’eccitazione sessuale.

Counseling: E’ uno degli strumenti della psicologia applicata che servono a facilitare la relazione tra un individuo (o anche il gruppo) e il proprio ambito di vita, con particolare attenzione all’area sociale, professionale, dell’educazione e dello sviluppo in aspetti correlati con il benessere psichico e l’organizzazione. Il rapporto si focalizza più sullo sviluppo normale, sul vissuto personale quotidiano piuttosto che su eventuali disturbi psicologici

Controtransfert: (concetto psicoanalitico)Si intende la reazione immediata emotiva e affettiva al trasfert del paziente da parte del terapeuta. Quindi è una reazione dello psicoanalista al transfert del paziente.
La prima definizione di controtransfert (nella  psicoanalisi) viene da  Freud:«insorge nel medico per l’influsso del paziente sui suoi sentimenti inconsci»

Controtransfert: termine utilizzato in psicanalisi per indicare la reazione specifica dell'analista nei confronti del transfert del paziente, intesa come la risposta emozionale, conscia e inconscia, a ciò che il paziente esprime.

ConversioneCaratterizzato da sintomi ingiustificati di deficit riguardanti le funzioni motorie volontarie e sensitive.

D

Dendrofobia: Paura persistente e ingiustificata degli alberi (anche delle foglie , dei rami, ecc). L’individuo ha manifestazioni sintomatiche simili alle fobie (ad esempio, attacchi di panico acuti, nausea, difficoltà nella respirazione, palpitazioni, afasia).

Depersonalizzazione: sintomo dissociativo che si manifesta con un senso di distacco e di estraneità da se stessi, come se la mente si trovasse al di fuori del proprio corpo.

Derealizzazione: manifestazione dissociativa che consiste nel provare un forte senso di irrealtà o di distacco dalla realtà.

Desensibilizzazione sistematica: si tratta di una procedura graduale finalizzata alla sostituzione dell'ansia con il rilassamento, attraverso la pratica di tecniche di rilassamento mentre avviene l'esposizione graduale a stimoli ansiogeni. Vedi cognitivo-comportamentale

Disadattivo: comportamento che compromette il normale adattamento e funzionamento della persona, per esempio un'azione che viene compiuta in modo irresponsabile.

Disartria: articolazione imperfetta della parola dovuta ad una alterazione del controllo muscolare.

Discinesia: alterazione dei movimenti volontari con comparsa di attività muscolare involontaria.

Disforia: oscillazione del tono dell'umore verso il basso (tristezza), accompagnata da irritabilità. Si contrappone euforia.

Dissonanza cognitiva: le persone tendono in generale ad essere coerenti con se stessi nel modo di pensare e di agire. Quando questa coerenza manca e le persone  diventano consapevoli che i loro atteggiamenti, pensieri e le loro convinzioni sono incoerenti tra loro si crea uno stato di disagio chiamato appunto dissonanza cognitiva. Dunque è la situazione di complessa elaborazione cognitiva in cui credenze, nozioni, opinioni esplicitate contemporaneamente nel soggetto in relazione ad un tema si trovano a contrastare funzionalmente tra loro.

Distress: stress di tipo negativo poiché non può essere tollerato dall'organismo.

Delirio: Si parla di delirio quando un soggetto esprime una credenza, come idea centrale, nella visione della realtà che è apparentemente inspiegabile secondo il senso comune e la cultura a cui egli appartiene. Si distingue tra delirio lucido, in cui permane uno stato di coscienza integro (le asserzioni del paziente sono chiare, incrollabili) e delirio confuso (così come anche negli stati tossici, febbrili) in cui lo stato di coscienza è alterato, confuso. I contenuti dei deliri possono essere diversi e spesso utili nella diagnosi: deliri di persecuzione; deliri di grandezza, quando il soggetto è convinto di essere al centro di un destino glorioso; erotici; religiosi. I deliri  a carattere persecutorio, ma anche le tematiche erotiche, mistiche, sono caratteristici dei crolli psicotici, della schizofrenia paranoidea. I deliri di grandezza, di colpa e di rovina, sono caratteristici degli stati maniacali o depressivi.

Depressione: Diminuzione del tono affettivo di base che può comportare una possibile momentanea ipofunzione delle altre facoltà psichiche. Come sintomo appare fondamentale e strutturante in tutti gli stati depressivi propriamente detti (neurotici, endogeni, reattivi); può naturalmente essere presente in molte altre condizioni psichiatriche (sindromi dissociative, sindromi psicorganiche) come sintomo concomitante. E’ da evidenziare che non pochi soggetti depressi possono non apparire tristi, con sentimenti malinconici, con pensiero pessimistico (come ad esempio nelle depressioni mascherate o latenti)

Discalculia (o Disturbo del Calcolo): Si tratta di una capacità di scrittura nettamente inferiore a quella dei coetanei ed al grado intellettivo e all’istruzione della persona (ad es: bassa capacità di copiare, difficoltà nello scrivere frasi grammaticalmente corrette o periodi organizzati)

Disgrafia (o Disturbo dell’espressione scritta): E’ caratterizzato da una capacità di calcolo di molto inferiore a quella prevista in base all’età della persona, alle sue capacità intellettive e ad un’istruzione adeguata all’età.

Dislessia (o Disturbo della Lettura): Può riguardare la velocità (lettura stentata, molto lenta), la correttezza (lettura con frequenti errori), la comprensione (gravi difficoltà a capire il testo) o una combinazione di questi elementi.
Con la diagnosi e l’intervento precoce, in una buona percentuale  la prognosi è buona.

Dissociazione: Il concetto investe la sfera del pensiero, del linguaggio, il comportamento e l’affettività.Le idee possono saltare da un argomento all’altro, senza una correlazione e senza consapevolezza da parte della persona; la sequenza dei pensieri può essere frammentata, interrotta, priva di uno sviluppo logico; il linguaggio può risultare sconnesso, bizzarro; vi può essere iperinclusione (intrusione di idee e concetti non pertinenti), condensazione (fusione di due idee), deragliamento (un nuovo contenuto ideativo entra nel pensiero, sposta o sostituisce il precedente), blocco o barrage (il discorso si blocca per alcuni secondi e continua in un’altra direzione). Dalla normalità alla psicosi sembra esserci un continuum di sintomi di tipo dissociativo utilizzati, secondo la lettura psicoanalitica, come processi difensivi.

Disforia: Alterazione affettiva in cui esiste un’aumentata tendenza  al malumore in senso depressivo, con agitazione, irritabilità, anche con possibili forme di acting out e rigidità affettiva con riduzione della capacità di modulare gli affetti.

Disturbi dell’apprendimento: Si riscontrano in bambini sani  a livello fisico e psicologico ma che evidenziano forte difficoltà nell’apprendere con gravi interferenze nei risultati scolastici e nelle attività della vita quotidiana che richiedono capacità di lettura, calcolo o scrittura. Ne fanno parte la Dislessia, la Disgrafia e la Discalculia.

Disturbo borderline di personalità: Chiamate anche patologie di confine per la commistione di sintomi sia di tipo psicotico che nevrotico. Queste persone, pur non avendo raggiunto un buon livello di individuazione, possono essere relativamente asintomatici in quanto in grado di strutturare, all’interno di una immagine di se stessi confusa e poco strutturata, livelli di adattamento e di compromesso con il mondo esterno, la famiglia, i contesti lavorativi, apparentemente funzionali e soprattutto rispondenti alle richieste dei contesti, a scapito della loro identità. Pertanto, l’autonomia della persona è stata effettuata realizzando mete confacenti alle richieste dei contesti di appartenenza e non secondo scelte proprie, tra l’altro irrealizzabili perché la persona non ha raggiunto un livello di individuazione sufficiente. Tali equilibri, non supportati da una struttura di identità forte, sono di conseguenza molto fragili e possono incorrere in un crollo psicotico allo scontro con difficoltà anche lievi.

Disturbo di personalità: Il concetto di personalità si riferisce ad un insieme di tratti, stili di comportamento e schemi, che costituiscono il nostro carattere o la nostra individualità.Le persone che soffrono di un disturbo di personalità hanno delle enormi difficoltà nel relazionarsi agli altri. Tendono ad essere inflessibili, rigidi e incapaci di adattarsi ai cambiamenti della vita. Chi soffre di un disturbo di personalità, anche se percepisce il suo comportamento come “normale” o “giusto”, tende ad avere una visione del mondo limitata e non riesce a partecipare alla vita sociale e a mantenere delle buone relazioni.

E

Ebefrenia: forma di schizofrenia che colpisce i soggetti più giovani. Conosciuta anche come "psicosi della giovinezza," presenta comportamenti bizzarri e nevrotici. Con il passare del tempo il quadro sintomatologico si arricchisce con allucinazioni uditive e deliri.

Ecolalia: ripetizione patologica, a “pappagallo”,apparentemente insensata di una parola o di una frase appena pronunciata da un'altra persona.

Ecoprassia: ripetizione per imitazione dei movimenti di un'altra persona. Tale azione non è né desiderata, né volontaria, e ha caratteristiche di semi-automatismo e di incontrollabilità.

Eisoptrofobia: Paura persistente e ingiustificata degli specchi, o di vedersi riflesso in uno specchio.
La base superstiziosa porta l’individuo a credere che potrebbe esserci la rottura dello specchio con la conseguenza di dover soccombere alla sfortuna oppure che ci potrebbe essere un mondo sovrannaturale all’interno

Eustress: stress di tipo positivo, ovvero una stimolazione ambientale costruttiva.

Evitamento: tentativo di sottrarsi ad uno stimolo o ad una situazione considerati spiacevoli.

Eccitamento psicomotorio: Stato di aumentata attività psicomotoria (da una modesta irrequietezza fino a crisi pantoclastiche –vale a dire delle forti crisi distruttive) a cui di solito si accompagnano alterazioni della forma o di contenuto del pensiero e degli affetti con l’espressione di tensioni interne che vanno dal torcersi le mani, al passeggiare nervosamente, dai tremori al muoversi in maniera non coordinata, con impulsi, atti violenti.

Edipo (complesso di): Secondo Freud è una fase dello sviluppo lipidico di ogni individuo che, nella sua forma positiva, si presenta come desiderio della morte del genitore dello stesso sesso e desiderio sessuale verso il genitore del sesso opposto. Il complesso di Edipo raggiunge il suo apice verso i tre anni e, se lo sviluppo segue una evoluzione regolare, termina verso i cinque anni.

Eiaculazione precoce : Incapacità di percepire la sensazione erotica nell'ultimo stadio dell'eccitazione, quello che precede l'orgasmo, eiaculando velocemente e troppo in anticipo rispetto alla partner. Le cause possono essere molteplici (oltre a quelle organiche che devono subito essere escluse per poter procedere): ad esempio, ansia legata alla prestazione sessuale, abitudine a concludere in fretta il coito durante le esperienze sessuali giovanili, sensi di ostilità contro la partner, sentirsi poco rilassati con la stessa, non riuscire a godere delle sensazioni sensuali, paura di essere rifiutati, inconsapevole “voce”  del rifiuto da parte della partner, ecc.

Empatia : Si tratta di una condizione attraverso la quale si possono sperimentare emozioni e preoccupazioni espresse da un'altra persona. Il termine spesso viene banalizzato a concetti del tipo "mettersi nei panni dell'altro" o “sintonizzarsi”.

Empowerment : Il termine è preso dal verbo to empower, che significa "favorire l'acquisizione di potere, rendere in grado di". Il concetto di empowerment viene inteso come un obiettivo cui arrivare tramite forme di auto-aiuto, che responsabilizzano e valorizzano il contributo del singolo, e varie forme di sostegno sociale, che riconoscono il valore della solidarietà e l'importanza delle interazioni ambientali.

Enuresi: Disturbo caratterizzato dall’emissione involontaria e incosciente di urine soprattutto durante le ore notturne, in bambini oltre i cinque anni, che non abbiano lesioni dell’apparato urinario. Alla base dell’enuresi ci possono essere influenze di tipo emozionale (il bambino sta vivendo un momento di particolare ansia e stress) o la ricerca di attenzioni. In tal senso importante è l’atteggiamento dei genitori che devono evitare comportamenti sia eccessivamente permissivi, che minimizzano il sintomo, sia troppo colpevolizzanti.

Esibizionismo sessuale : Esposizione dei propri genitali ad un estraneo.

Eurotofobia: Paura di arrossire(si veda Nevrosi Fobica)

F

Fagofobia: Paura di inghiottire o di mangiare, di ingoiare alimenti o pasticche
Può provocare malnutrizione o perdita di peso dovuto alla paura di mangiare. In casi estremi i fobici vogliono solo assumere liquidi o cibo facile da inghiottire senza masticare eccessivamente. Si descrivono gli stessi sintomi come la sensazione di stringimento della gola, rendendo difficile in questo modo l’inizio della deglutizione e producono il timore che il cibo resti di traverso in gola oppure che devi verso la trachea e produca soffocamento.

Falacrofobia: Questo disordine è conosciuto anche come peladofobia . E’ la paura di restare calvi che può essere scatenata sia da persone senza capelli sia dalla loro immagine in film o persino in fotografie

Fobia Sociale: Paura di essere giudicato negativamente in situazioni sociali, di interagire in qualunque situazione, di essere al centro dell’attenzione
Il disordine può presentarsi al principio come arrossimento, tremore delle mani, nausee o urgenza per urinare. I sintomi possono progredire fino a giungere ad attacchi di ansia e panico in presenza di altri. Evitare altre persone può essere una condotta estrema, e può risultare in un completo isolamento sociale.

Fabulazione: (lat. fabulatio, discorso, conversazione) produzione immaginaria della mente. In psichiatria si rileva in certi casi deliranti, nei mitomani e nella sindrome di Korsakov.

Fading: nella terapia comportamentale indica una procedura di apprendimento basata su stimoli che forniscono progressivamente sempre meno aiuto al soggetto, con il fine di stabilizzare nella persona le risposte apprese.

Fase orale: termine utilizzato da Freud per descrivere lo sviluppo del bambino nei primi 18 mesi di vita, durante i quali il piacere dell'infante è situato nella zona della bocca. È la prima fase dello sviluppo psicosessuale.

Fase anale: seconda fase dello sviluppo psicosessuale del bambino secondo il modello di Freud. Va dai 18 ai 36 mesi ed è contraddistinta dall'interesse del bambino verso la zona anale e dal senso di appagamento suscitato dall'acquisizione di padronanza nella gestione dei movimenti sfinterici.

Fase fallica: terza fase dello sviluppo psicosessuale secondo il modello proposto da Sigmund Freud. In questa fase l'energia della libido si sposta dalla regione anale alla regione genitale, e vede la comparsa del complesso di Edipo nei maschi e del complesso di Elettra nelle femmine.

Fase di latenza: quarta fase dello sviluppo psicosessuale che vai dai 4-5 anni alla pubertà. Durante tale periodo il bambino accantona momentaneamente le pulsioni sessuali per concentrare le sue energie in attività di tipo produttivo, quali le relazioni di amicizia, la scuola, lo sport etc.

Fase genitale: quinta ed ultima fase dello sviluppo psicosessuale che inizia con la pubertà e si protrae per tutta la vita. Le pulsioni sessuali vengono sublimate e organizzate in modo da favorire le relazioni con l'altro sesso, formare una coppia e consentire la riproduzione.

Fenomenologico (metodo): metodo tipico della psicologia della Gestalt, e di studi sulla percezione e l'intelligenza, che si basa su un'osservazione accurata e sistematica delle caratteristiche della nostra esperienza, prodotto sia dalla presa di contatto con il mondo esterno, sia dall'auto-osservazione dei processi mentali che si svolgono dentro di noi.

Fissazione: fenomeno psichico che si genera quando una pulsione non riesce a tenere il passo con l'evoluzione normalmente prevista e a causa di questa inibizione nel suo sviluppo, permane in uno stadio più infantile. Vedi psicanalisi.

Flooding: nella terapia comportamentale indica una procedura che consiste nell'esporre la persona fobica a ciò che teme per periodi sempre più elevati, con il fine di estirpare la reazione di paura.

Formazione reattiva: meccanismo di difesa per mezzo del quale una pulsione inconscia inaccettabile è convertita nel suo opposto, in modo da poter divenire conscia ed essere espressa. Per esempio l'odio verso una persona può essere trasformato in amore.

Frotteurismo: (vedi parafilie) il toccare e lo strofinarsi con parti genitali contro una persona non consenziente.

Fabulazione: Produzione immaginaria della mente (associazione a delirio).

Fobia (vedi anche Nevrosi fobica): La fobia è una paura immotivata ed irrazionale verso un oggetto o una situazione. Tale paura può essere provocata da varie situazioni: paura degli spazi aperti ( agorafobia); paura dei luoghi chiusi (claustrofobia); paura degli animali o paura di avere le più disparate malattie ( ipocondria) o paura di essere contagiato da malattie infettive ( patofobia).
Nei soggetti fobici alla paura si associa sempre uno stato d’ ansia. La fobia si differenzia dalla paura poiché quest’ultima si manifesta quando c’è un effettivo stato di pericolo e  si differenzia dal delirio poiché in quest’ ultimo caso non c’ è la consapevolezza che tale paura è immotivata ed è presente un distacco dalla realtà.

Feticismo. : Uso di oggetti inanimati che non siano limitati a strumenti, come il vibratore, progettati per la stimolazione tattile dei genitali.

Frotteurismo. : Toccare e strofinarsi contro una persona non consenziente.

G

GABA : Acido Gamma Amino Butirrico. Neurotrasmettitore  presente negli  inibitori del Sistema Nervoso Centrale (SNC).

Genogramma : Uno strumento usato in terapia familiare. Si tratta di un diagramma schematico (nella struttura simile all’albero genealogico)  del sistema di relazioni di una famiglia, usato per individuare configurazioni familiari ricorrenti nelle generazioni (solitamente rigenerazioni).

H

Handicap: Menomazione di maggiore o minore gravità nello sviluppo psichico o fisico di una o più funzioni.
L’ handicap può essere di più tipi a seconda delle parti compromesse: handicap sensoriale quando sono compromessi organi di senso; handicap motorio quando è compromessa la locomozione. Handicap mentale quando  è compromesso l’aspetto intellettivo.
Spesso il soggetto handicappato sviluppa capacità maggiori di altre funzioni che lo possono aiutare nell’ adattarsi meglio all’ ambiente e quindi compensare in parte le sue carenze.
Però è da mettere in evidenza che nel fenomeno dell’ handicap non vanno considerati soltanto gli aspetti fisiologici ma anche quelli ambientali e sociali che spesso sono d’ ostacolo e di emarginazione e quindi hanno una valenza importane nel determinare la qualità di vita di un soggetto con handicap.

Hangover: Questo termine inglese sta a significare la “sindrome del mattino dopo” ; con questa sindrome si indica l’effetto successivo ad un’eccessiva ingestione di alcol o di farmaci.
I sintomi specifici di questa sindrome sono: vomito, nausea forte cefalea ed incapacità  a stare fermi.

I

Idealizzazione: È uno dei meccanismi di difesa attraverso cui si proietta su una persona una "perfezione" che non c'è. Abbiamo un'idealizzazione primaria, usata nell'infanzia quando il bambino ha un'altissima considerazione nei confronti dei propri genitori. Si può trovare anche nell'innamoramento, specialmente quando ci si innamora di qualcuno che sembra perfetto, e che ovviamente non esiste. Lo  scopo di questo meccanismo di difesa spesso è quello di nascondere (con il suo opposto) l'aggressività che si prova per una determinata persona.

Identificazione proiettiva: Meccanismo di difesa che si esplicita nella proiezione di parti scisse e angoscianti (ma anche idealizzate) del Sé in un oggetto esterno al fine di non sentirle proprie, ma potendole contemporaneamente controllare proprio in quell'oggetto esterno. Un uomo può iscriversi in un’associazione contro la violenza sui bambini, o contro la pedofilia proprio per controllare le parti di sé che sente pericolose e trasformarle in positivo attraverso la sua lotta.

Imprinting: forma di apprendimento di base, che si verifica in un periodo della vita detto "periodo critico", nel quale si è predisposti biologicamente a quel tipo di apprendimento.

Individuazione-separazione: concetto introdotto da Margaret Mahler per indicare il processo che porta il bambino a differenziarsi progressivamente dalla madre acquisendo una propria identità e individualità.

Inibizione: meccanismo di difesa per mezzo del quale il soggetto inibisce attività o capacità di apprendimento o sociali allo scopo di evitare l'angoscia legata ad impulsi o conflitti inaccettabili che ne deriverebbero; a differenza dei comportamenti fobici, quelli causati dall'inibizione non sono accompagnati da intensa paura nei confronti degli eventi evitati.

Insight: capacità di comprendere le origini e i significati inconsci dei propri sintomi e del proprio comportamento. Soprattutto utilizzato in psicoanalisi e nelle teorie psicodinamiche.

Introiezione: l’individuo incorpora inconsciamente nella propria struttura di personalità i valori, gli atteggiamenti e lle qualità di un'altra persona.

Isteria: grave nevrosi caratterizzata da alterazioni dello stato di coscienza (vedi dissociazione) e da sintomi di tipo sensoriale e motorio. La persona perde contatto con la realtà e reagisce con grande teatralità e drammaticità a situazioni apparentemente innocue, lasciandosi per esempio cadere sul pavimento. Inoltre sono presenti sintomi quali dolori fisici intensi, cecità temporanea, paralisi agli arti, difficoltà di linguaggio, amnesia.

Illusione: Si tratta della distorsione di una percezione sensoriale, per cui un oggetto reale viene percepito come un oggetto differente (es: un tronco d’albero può essere percepito per una figura umana). Le illusioni possono coinvolgere i vari sensi, ma quelle visive sono le più conosciute.Si differenzia dalla allucinazione perché nella allucinazione si percepisce qualcosa che non è presente nella realtà in quel momento.L’illusione si verifica comunemente nel soggetto normale in differenti situazioni: a) particolari stati affettivi (illusioni affettive); in una situazione di attesa si può facilmente riconoscere in uno sconosciuto una persona cara. b) momenti di disattenzione: un soggetto disattento per ridotta vigilanza o distratto da altri interessi può facilmente avere percezioni carenti, distorte della realtà, sia in condizioni normali che patologiche. c) come elaborazione fantastica(pareidolie) di stimoli sensoriali ambigui e indefiniti: vedere ad esempio figure umane o animali guardando le nuvole o macchie indistinte.
Caratteristica dell’illusione è la possibilità di correzione più o meno immediata dell’errore percettivo con un passaggio ad una corretta percezione della realtà.
L’illusione, non in una particolare patologia psichiatrica, è maggiormente osservabile in situazioni psicopatologiche che comportino un disturbo dell’affettività (stati depressivi e/o ansiosi) o alterazioni modeste dello stato di coscienza. Pareidolia: di fronte ad una realtà poco definita, incompleta, poco illuminata, entra in azione la fantasia che, utilizzando elementi ed immagini interne alla psiche della persona, elabora in modo fantastico lo stimolo sensoriale ricevuto (Esempio: guardando le nuvole, ne interpreto le forme come figure fantastiche). In termini psicologici, questo fenomeno viene chiamato anche “proiezione” indicando con questa parola, qualcosa che il soggetto proietta sulla realtà che vede illusioni ottico geometriche: di fronte a certe figure, appositamente costruite, si verifica una distorsione visiva e percettiva. Questo fenomeno si distingue in: - visione di oggetti che non esistono (oggetti impossibili) - figure che vengono percepite distorte rispetto alla realtà (metamorfopsia) - figure che, se guardate a lungo, sembrano muoversi o deformarsi - figure che, se guardate a lungo, influenzano la percezione di figure esaminate subito dopo.

Insight : Capacità di comprendere le origini e i significati inconsci dei propri sintomi e del proprio comportamento. Soprattutto utilizzato in psicoanalisi e nelle teorie psicodinamiche. Viene spesso utilizzato come sinonimo di “illuminazione intuitiva”.

Insufficienza mentale: Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità l’insufficienza mentale  fa riferimento a “una vasta gamma di condizioni dovute a noxae organiche che hanno agito nel periodo pre-natale, perinatale e post natale e caratterizzate da un comune denominatore consistente in uno sviluppo incompleto della psiche e una conseguente insufficiente capacità di adattarsi, in modo efficiente e armonioso, all’ambiente circostante”. L’insufficienza mentale rappresenta una importante condizione predisponente  l’insorgenza anche dei disturbi psichici. L’insufficienza mentale è divisa in tre macro categorie:
a) Insufficienza di grado grave; spesso sono presente gravi deficit motori (emiplegie, tetraplegie) espressione di lesioni organiche a carico del sistema nervoso. Spesso è compromesso il linguaggio, la personalità è molto infantile, il livello di autonomia scarso
b) insufficienza di grado medio; lo sviluppo psicomotorio può anche essere soddisfacente. Il linguaggio spesso ha un vocabolario povero e non è ben articolato; la memoria può essere buona, si può presentare difficoltà di giudizio e di senso critico ma le persone possono diventare relativamente autonome e con un discreto grado di socialità. Può presentarsi anche una forte instabilità emotiva e una sensibilità ai contesti esterni che si manifestano spesso con crisi di agitazione e di ansia.
c) Insufficienza di grado lieve; sono carenti nell’espressione del “pensiero concreto”, vale a dire che c’è un’incapacità nel comprendere o formulare concetti astratti. Spesso sono persone fortemente ansiose e insicure, che possono rispondere alle frustrazioni anche in maniera aggressiva e che possono avere difficoltà  più o meno evidenti nell’inserimento sociale e nell’apprendimento scolastico.
Per definire il grado di insufficienza mentale è importante non tralasciare la qualità dell’interazione con la famiglia e la scuola. Un ambiente familiare e sociale caldo, stimolante  e cooperativo è essenziale per il recupero di alcune capacità nell’ iinsufficiente mentale.

Introiezione: Si tratta di uno dei meccanismi di difesa o, meglio, è un meccanismo psichico che si può osservare sin dai primi anni di vita. E’ la capacità umana di incorporare sentimenti, atteggiamenti , pensieri emozioni che vengono dall’altro.

Ipocondria. : E’ caratterizzata dalla forte preoccupazione, da timore o dalla convinzione di avere una grave malattia, basata sulla erronea interpretazione di sintomi o funzioni corporee

L

Lallazione: Si intende il processo di emissione dei suoni tipici dei bambini che non sanno ancora parlare.
La funzione linguistica nel bambino si sviluppa in tre fasi:

  • fase pre-linguistica (dal 1° al 12° mese), in cui il bambino emette suoni non specifici;
  • fase del piccolo linguaggio (da 10 mesi a 2 e mezzo - 3 anni), in cui si passa dalle prime parole mono-bisillabiche, allo stadio parola-frase (dal 14° mese) dove una parola sottende il significato di un'intera frase ed impara ad associare ai suoni emessi concetti dapprima semplici e via via sempre più complessi;
  • fase linguistica (dai 3 anni), in cui si passa alla conquista del linguaggio.

Al termine di questa fase il bambino è in grado di esprimere concetti astratti e di richiedere cibo o cure accoppiando parole semplici, come «mamma; pipì» che indica la necessità di essere cambiato o di andare ad espletare i propri bisogni fisiologici.
L'ultimo stadio è detto fase grammaticale in cui il vocabolario è abbastanza ampio da permettere un buon uso della lingua e la concordanza soggetto/verbo.
L'inizio dell'attività espressiva con suoni varia molto da individuo ad individuo e non deve preoccupare se inizia con ritardo o si prolunga per qualche mese più del dovuto. I disturbi della

Libido: In latino vuol dire “desiderio”  quindi per libido si intende in senso generale desiderio e attrazione sessuale.
S. Freud parla spesso di libido e la utilizza per designare l’energia relativa all’ aspetto psichico della pulsione sessuale. Nella prima fase della sua teoria Freud indica la libido come contrapposta alle pulsioni dell’ Io che tendono all’ autoconservazione : in una seconda fase invece la contrappone alla pulsione di morte definendola come Eros o pulsione di vita.
Jung allarga il concetto di libido , infatti per lui invece il termine non indica soltanto la pulsione prettamente sessuale ma più in generale l’ energia psichica ed ha un valore energetico riferibile a qualsiasi attività della persona: il cibo,  la sessualità, l’ odio ecc..

Lapsus: errore apparentemente casuale, bizzarro o privo di senso. Un lapsus linguistico consiste per esempio nel pronunciare una parola al posto di un'altra. Secondo S. Freud il lapsus esprime un contenuto inconscio che normalmente verrebbe censurato dai meccanismi di censura della coscienza.

Libere associazioni: una tecnica utilizzata in psicanalisi e consiste nel chiedere al paziente di riferire, senza omettere o trasformare, tutto ciò che gli viene in mente riguardo a sogni, fantasie e ricordi stimolati dal terapeuta attraverso l'uso di parole.

Libido: in psicanalisi è l'energia che dà forza alle attività umane costruttive. È alla base della sessualità. Si contrappone a "destrudo".

Logorrea: flusso abnorme e rapido di parole che vanno a comporre discorsi incoerenti; è presente nella mania.

M

Masochismo Sessuale. : Atto, azione non simulata di essere umiliati, picchiati, legati o fatti soffrire in qualunque modo

Mobbing: Dall’inglese to mob, aggredire in massa, attaccare. Si tratta di una serie di comportamenti aggressivi per danneggiare socialmente e psicologicamente un lavoratore messi in atto dal datore di lavoro, dal superiore o dai colleghi.
Il Mobbing verticale(o bossing) viene messo in atto dal superiore al fine di portare il lavoratore a decidere per le dimissioni. In questo caso i colleghi, col timore di rischiare il proprio posto di lavoro, non si alleano con il lavoratore.
Il mobbing orizzontale viene praticato dai colleghi nei confronti del lavoratore e ciò per trovare un capro espiatorio su cui far ricadere la responsabilità della disorganizzazione lavorativa. Gli effetti psicologici del mobbing possono toccare la sfera dell’autostima, provocare ansia, depressione, attacchi di panico a cui si possono anche associare difficoltà relazionali con amici e familiari.

Mania: stato emozionale di esaltazione intensa ma infondata che si manifesta con eloquio inarrestabile, fuga delle idee, distraibilità, progetti grandiosi e impeti di attività senza scopo.

Metacognizione: regolazione dei processi di conoscenza, mediante la scelta delle strategie, il controllo di esse, la verifica, la formulazione e riformulazione di piani di intervento.

Metamemoria: insieme dei processi di gestione e controllo delle operazioni svolte dalla memoria.

Mirroring: è il comportamento in cui una persona copia un'altra persona di solito quando si è in interazione sociale con loro. Può includere gesti, movimenti, linguaggio del corpo, tensioni muscolari, espressioni, toni, movimenti oculari, la respirazione, il tempo, l'accento, atteggiamento, scelta di parole o metafore, e altri aspetti della comunicazione. Si è spesso osservato tra le coppie o amici intimi. Generalmente le persone, durante un'interazione, si muovono, parlano, respirano come l'altro, tendendo ad acquisire, a livello inconscio, un certo grado di empatia. Questo è un processo naturale che aiuta le persone a entrare in armonia.

Modeling: La tecnica del modellamento. Consiste nella promozione di esperienze di apprendimento attraverso l'osservazione del comportamento di un soggetto che funge da modello. In varie situazioni il modeling avviene anche senza una precisa intenzionalità del modello e dell'osservatore. Il soggetto che funge da modello può non avere alcuna intenzione di insegnare e, allo stesso modo, l'osservatore di imparare, ma si trova ad apprendere a livello latente utilizzando le sue osservazione anche molto tempo dopo averle effettuate.
A livello generale il processo di modeling dipende da tre condizioni determinanti:
-le caratteristiche del modello con particolare riferimento allo status sociale ed al prestigio, ma anche ai legami affettivi che possono intercorrere con l'osservatore;
-le caratteristiche dell'osservatore riferite soprattutto alle variabili di personalità(disponibilità,dipendenza, motivazione, ecc.), alla presenza di eventuali problematiche cognitive, ecc.;
-le conseguenze prodotte dal comportamento del modello e da quello dell'osservatore nel momento in cui imita il modello. Quando tali conseguenze sono positive (rinforzi), l'osservatore continuerà a manifestare il comportamento acquisito tramite modellamento, in caso contrario tenderà ad inibire tale comportamento

N

Narcisismo: amore provato verso se stessi. Quando è eccessivo si trasforma in patologia ed è caratterizzato dalla convinzione della propria importanza e di essere "unico al mondo", straordinario, eccelso, perfetto, il più bello, il migliore. C’è una costante richiesta di attenzione e di ammirazione.

Narcolessia: disturbo caratterizzato da eccessiva sonnolenza diurna. Si sospetta che la malattia o la predisposizione a svilupparla possano essere una caratteristica ereditaria trasmessa dai genitori ai figli.

Narcolessia: disturbo caratterizzato da eccessiva sonnolenza diurna. Si sospetta che la malattia o la predisposizione a svilupparla possano essere una caratteristica ereditaria trasmessa dai genitori ai figli.

Necrofilia: Attrazione sessuale per i cadaveri

Negazione : E’ il tentativo che l’individuo fa  per sfuggire a stati d’animo di sofferenza, negando la realtà spiacevole che ha provocato lo stato di disagio.

Nevrosi: Sia da Freud sia nella moderna psicopatologia la nevrosi è riconosciuta come un disturbo più o meno grave della sfera affettiva. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (definizione del 1952), il concetto di nevrosi è in contrapposizione a quello di psicosi con una sottolineatura del pensiero di Freud di “contatto con la realtà” del nevrotico rispetto allo psicotico.

Nevrosi attuale (tratto da “il vaso di Pandora”di Cancrini L. , La Rosa C.)
Tipo di nevrosi che Freud distingue dalla psico-nevrosi o nevrosi da difesa perché l’origine non va cercata nei conflitti infantili, ma nel presente; i sintomi sono collegati all’assenza o inadeguatezza del soddisfacimento sessuale. Tale concetto di attualità degli eventi o conflitti scatenanti è stato considerato meno importante dagli analisti successivi. Attualmente, in psicanalisi, si considerano espressione di un conflitto profondo anche le nevrosi di ansia, di angoscia o ipocondriache. Tali nevrosi corrisponderebbero comunque a disturbi nevrotici di minore gravità e complessità, in soggetti che abbiano raggiunto comunque un buon livello di individuazione personale e abbiano effettuato uno svincolo dalla famiglia di origine. La presenza di sintomi sarebbe individuabile come una risposta, sulla base di modelli di apprendimenti appresi  nella famiglia, ad una situazione di difficoltà incontrata durante cambiamenti di vita.

Nevrosi d’ansia o di angoscia (tratto da “il vaso di Pandora”di Cancrini L. , La Rosa C.)
Per freud fa parte delle nevrosi attuali. Il sintomo principale è l’ansia, con associati sintomi di tipo neurovegetativo. E’ un disturbo che si può presentare, molto frequentemente, nella fase dell’organizzazione del giovane adulto, ma che può anche comparire autonomamente o associato ad altri disturbi, in altre fasi del ciclo vitale dell’individuo.

Nevrosi depressiva: La sintomatologia è la stessa delle crisi depressive (queste ultime, però, presentano una maggiore integrazione tra esperienza di tristezza , avvenimenti attuali e storia conflittuale dell’individuo) da cui si differenzia per la presenza di un carattere nevrotico di base, per la minore intensità dei sintomi e per la maggiore durata nel tempo arrivando a raggiungere carattere di cronicità.

Nevrosi fobica: E’ caratterizzata dallo spostamento dell’angoscia su persone o cose che divengono  oggetto di paure (agorafobia, claustrofobia, acrofobia, tutte le forme di fobie sociali assimilabili all’ansia da prestazione, fobie degli animali,ecc.)

Nevrosi isterica: Solitamente distinta in isteria d’angoscia e isteria di conversione per la predominanza nella prima di sintomi della nevrosi fobica, nella seconda di sintomi chiamati di “conversione somatica”, cioè sintomi psicosomatici quali paresi, crisi epilettiche, senza ovviamente una causa organica.

O

Omosessualità: Una persona si definisce  omosessuale quando prova sentimenti di innamoramento, desiderio, attrazione fisica nei confronti di persone dello stesso sesso.. Non si tratta di malattia ma è una variante della sessualità umana. Non è una malattia perché non implica deterioramento nell’adattamento, nelle abilità sociali o motivazioni della persona.

Omofobia: Ostilità nei confronti delle persone omosessuali. E’ un determinante condizionamento nella presa di coscienza della propria sessualità sin dai primi anni della pre-adolescenza. Un contesto omofonico può compromettere in modo serio la conduzione della vita sociale portando le persone omosessuali o all’isolamento o a vivere da un lato una “identità convenzionale” nascondendo quella “privata”.
Per i giovani omosessuali lo sviluppo di una rete di amicizie avviene molto lentamente soprattutto a causa della paura di essere rifiutati dai coetanei. La paura del rifiuto fa sì che spesso molti giovani omosessuali diventino dipendenti da una piccola rete di persone alle quali hanno rivelato (coming out) il loro orientamento sessuale.

Obnubilamento: stato della coscienza che può andare dal semplice intorpidimento del pensiero fino ad uno stato di stupore vicino al coma. L'obnubilamento è sempre presente nella confusione mentale, indipendentemente dalla causa. Una piccolo obnubilamento si verifica spesso durante il riflesso orgasmico.

Ossessione: pensiero, impulso, o immagine a carattere invasivo e ripetitivo, che si presenta con notevole frequenza alla mente e appare irrazionale e incontrollabile all'individuo che lo subisce.

P

Parafilie : Le parafilie sono classificate tra i disturbi del comportamemtno sessuale. (comunemente dette perversioni). Alcuni esempi: esibizionismo, voyeurismo, sadismo sessuale, feticismo)

Parzialismo: Attenzione esclusiva per una parte del corpo.

Pareidolia: vedi la voce “illusione”

Pedofilia. : Attività sessuale con uno o più bambini prepuberi (generalmente di 13 anni o più piccoli). Il “pedofilo” deve avere almeno 16 anni ed essere di almeno 5 anni maggiore del bambino o dei bambini con cui ha attività sessuali. Non viene incluso il soggetto tardo-adolescente coinvolto in una relazione sessuale perdurante con un soggetto di 12-13 anni.

Piromania: Si tratta della  incapacità di controllare e di resistere all'impulso di accendere e dare fuoco a qualcosa.

Proiezione: Si tratta di  uno dei  meccanismi di difesa   che si esprime nello spostare sentimenti propri e parti di sé su altri oggetti o persone. Un esempio, non legato alla psicopatologia, ci viene da un racconto (tratto dal libro della prof.ssa Marta Olivetti Belardinelli, “Identificazione e proiezione) in cui “un tale che aveva mal di denti incontrò un altro che stava urlando a squarciagola e gli chiese che cosa avesse; e quando il poveretto gli rispose che una vipera l’aveva morso, osservò:- credevo che ti facesse male un dente!”.

Psicologia : Il termine Psicologia deriva dal greco Psyché che significa Spirito, anima e da Logos che significa Discorso,Studio. Quindi la Psicologia è lo studio dell’anima o dello spirito.

Psicofisiologia: studia le relazioni tra sistema neurologico e processi psichici

Psicologia dello Sviluppo: studia i processi di formazione e sviluppo mentale dell’individuo come singolo e in relazione alle altre psersone

Psicologia sociale: studia le interazioni umane e relazioni personali a livello di individui, di gruppi ed istituzioni

Psicolinguistica: studia gli aspetti mentali del comportamento verbale

Psicopatologia: studia i comportamenti considerati non nella norma dei comportamenti umani

Psicologia dinamica: studia i processi inconsci che regolano la condotta umana

Psicosessuologia: studia i disturbi sessuali a livello funzionale e psicologico

Psicosomatica: studia le malattie somatiche in relazione ai processi psichici

Psicosomatici (disturbi): Sono caratterizzati dalla presenza di sintomi fisici che non sono  giustificati da una condizione medica generale o dagli effetti diretti di una sostanza o da un altro disturbo mentale. I sintomi causano un  significativo disagio o menomazione nel funzionamento sociale, lavorativo, o in altre aree. I sintomi fisici non sono intenzionali. 
I Disturbi Psicosomatici possono essere considerati delle vere malattie fisiche che provocano danni a livello degli organi dell'individuo. Sono il risultato di situazioni di forte stress, disagio, paura, ansia che attivano ed iper-attivano, come in un continuo stato di emergenza il sistema nervoso autonomo, che a sua volta reagisce con risposte vegetative che provocano problemi fisici.  

Psicodiagnosi: formalizza una diagnosi psicologica basandosi su test psicometrici e sulla psicologia sperimentale

Psicoprofilassi: studia la prevenzione del comportamento distruttivo e autodistruttivo, soprattutto derivanti dal consumo di alcool e droghe

Psicologia del lavoro e delle organizzazioni: studia l’organizzazione del lavoro, l’orientamento, la selezione del personale, aumento dell’efficacia delle prestazioni ed il benessere psicosociale del lavoratore.
E’ formata dalla psicologia commerciale (studia i desideri dei consumatori nelle scienze commerciali), psicologia industriale ( studia l’adattamento dell’ambiente tecnico ai bisogni psichici dell’essere umano) e psicologia della pubblicità (studia la propaganda commerciale e politica).

Psicologia dell’educazione: è suddivisa in pedagogia, psicopedagogia (studia le incidenze psicologiche dei vari metodi educativi) e la psicologia scolastica.

Psicologia scolastica: studia i problemi di orientamento, adattamento e disadattamento scolastico, ed anche l’inserimento di portatori di handicap fisici e psichici.

Psicologia forense: studia l’accertamento dell’integrità psichica dell’imputato. Viene anche definita Psicologia giuridica. Da non confondere con la criminologia (studio dei diversi fattori che causano il comportamento criminale).

Psicologia etnica: studia la psicologia dei popoli con culture diverse da quelle occidentali

Psicologia dello sport: studia la selezione e l’addestramento di atleti ed anche le relazioni sociali fra gli atleti ed il tifo

Psicobiologia e psicologia fisiologica: lo studio scientifico delle basi biologiche e mentali del  comportamento. Partendo dall’assunto che il comportamento è controllato dal Sistema Nervoso Centrale si studiano le funzioni del cervello per capire il comportamento

Psicologia clinica: è l’applicazione della ricerca di anomalie dei processi mentali al loro trattamento ed alla loro valutazione come psicopatologie. Gli psicologi clinici non prescrivono farmaci

Psicologia comparata: studia il  comportamento e la vita mentale degli animali. Si lavora sui collegamenti evolutivi sulla comprensione umana mediante i modelli di comportamento degli animali.

Psicometria: studia la teoria e la tecnica della misura psicologica (misura della conoscenza, delle abilità, degli atteggiamenti e delle caratteristiche della personalità. La psicometria è partita come tentativo di misurare l’intelligenza. Più recentemente la teoria psicometria è stata applicata alla misura della personalità, degli atteggiamenti e delle credenze.

Psicosi: Il concetto copre una vasta gamma di malattie mentali il cui unico denominatore è la presenza di sintomi variamente associati come: la dissociazione mentale, la frattura con la realtà, la mancanza di coscienza di malattia, i deliri, le allucinazioni, i disturbi gravi dell’affettività. Si continua a distinguere tra psicosi organiche e funzionali. Per le prime vi è una causa organica (es: demenze senili, le psicosi di origine tumorale, da intossicazione, infettive), per le seconde si ipotizza una causa psicologica (es: le schizofrenie, la psicosi maniaco-depressiva, le psicosi deliranti acute e croniche).

Psicoterapia  (tratto da “il vaso di Pandora”di Cancrini L. , La Rosa C.)
E’ qualunque tipo di trattamento dei disturbi psichici attraverso l’interazione verbale tra impaziente ed il terapeuta. Spesso si confonde la psicoterapia con la psicoanalisi. In realtà mentre la psicoanalisi punta non sulla eliminazione del sintomo ma, attraverso un lavoro sull’infanzia di elaborazione delle fasi di evoluzione della personalità, a modificare la struttura del sintomo stesso; le psicoterapie tendono a eliminare il disturbo di personalità elaborandolo e spiegandolo con l’utilizzo di tecniche diverse.

La Psicoterapia familiare si occupa soprattutto delle problematiche relative alle fasi evolutive che attraversa la famiglia ed in particolar modo di quelle legate all’infanzia e all’adolescenza. Il disagio espresso dal singolo individuo, sia esso bambino o adolescente, viene trattato attraverso il coinvolgimento dell’intero nucleo familiare e ciò perché si parte dal presupposto che, per affrontare una situazione problematica che rischia di bloccare la crescita del giovane o l’evoluzione della famiglia, è necessario attingere alle risorse dell’intero sistema .
L’intervento si diversifica in base all’età di chi esprime il disagio. Nel caso dei bambini si continua a lavorare con l’intero nucleo familiare. Per  gli   adolescenti o  giovani adulti, nel rispetto dell’esigenza evolutiva di svincolo dalla famiglia di origine,   si può utilizzare una metodologia di intervento che alterna gli incontri individuali a quelli con la famiglia o con il sottosistema dei genitori e/o dei fratelli.

La psicoterapia di coppia si occupa delle problematiche relative alla sfera relazionale nelle sue diverse espressioni. L’intervento  mira a rendere più fluida la comunicazione nel sistema diadico, a far emergere le risorse latenti  e ad accompagnare la coppia in una lettura più ampia e diversificata della propria storia  affinché sia possibile un  apprendimento nuovo che riconosca le trasformazioni avvenute al suo interno.

La psicoterapia individuale si occupa dell’indagine e del trattamento dei disturbi emotivi di un singolo individuo. L’intervento mira ad attivare processi che producano cambiamenti nel vissuto interiore della persona permettendo lo sviluppo di modi differenti di vedersi, e quindi di essere, con una accettazione di sé e del proprio ambiente più funzionale alle costanti trasformazioni evolutive dell’individuo e del  sistema di appartenenza.

La Psicoterapia cognitiva: l’idea di fondo è che i disturbi psicologici possono avere una base in una serie di aspetti legati alla “cognizione” di come comportarsi, di come essere e vedere il mondo, apprendimento questo risalente alle esperienze infantili. I vari aspetti di significato possono ad esempio essere un apprendimento sbagliato, una distorsione della realtà basata su esperienze erronee originate da esperienze di relazione e di attaccamento nell’infanzia. Pertanto, l’individuo reagirebbe o entrerebbe in relazione  con la realtà esterna secondo schemi concettuali personali che se si rivelano rigidi o distorti possono dare origine alla sofferenza psichica. Si tratta di una terapia strettamente individuale ed è applicabile soprattutto nelle nevrosi d’ansia, fobiche, ossessive, depressive e dei disturbi alimentari psicogeni ed anche in alcune situazioni di patologia psicotica borderline.

La Psicoterapia sistemica (tratto da “il vaso di Pandora”di Cancrini L. , La Rosa C.)
il modello relazionale o sistemico piuttosto che interessarsi alle dinamiche intrapsichiche esclusivamente individuali o alla ricostruzione storica a partire dall’infanzia, focalizza l’attenzione sul processo interattivo e comunicativo in corso tra i membri di un sistema. Per sistema si intende un complesso di componenti in interazione reciproca. La teoria che è alla base della terapia sistemica è che il comportamento è funzione della relazione. La tendenza dei sistemi interattivi ad organizzarsi secondo regole (le relazioni presentano delle regolarità che diventano prevedibili perchè tendono a riproporsi con frequenza) è evidente soprattutto in quei sistemi che si fondano su una rete abituale di rapporti che ne garantiscono un certo grado di continuità e stabilità. Esempio di questi sistemi è la famiglia, gruppi di amici, colleghi di lavoro classi scolastiche. Alcuni sistemi interattivi presentano una sufficiente flessibilità delle regole di relazione interne, altri invece una particolare rigidità che impedisce adeguati mutamenti in risposta all’emergere di nuove tendenze evolutive. E’ in questi ultimi sistemi che compaiono più facilmente manifestazioni di sofferenza o di patologia con comportamenti sintomatici. Il sintomo, quindi, non è il prodotto di una mente folle ma coinvolge l’intero sistema di appartenenza dell’individuo. La diagnosi in questa terapia, anche se è solo un individuo a manifestare comportamenti sintomatici e patologici,  cerca di mettere in luce il significato del sintomo all’interno del contesto e l’intervento terapeutico mira a favorire il riassorbimento del sintomo stimolando un cambiamento del sistema che       renda lo stesso sintomo inutile.

Psicoanalisi: La psicoanalisi viene fondata da Freud.Per Freud, attraverso l’affettività del rapporto terapeutico (transfert), il paziente può gradualmente abbandonare le proprie difese e accedere al ricordo del trauma inconscio che ha provocato il sintomo. Freud ha  una visione topografica della mente in cui i processi psichici si svolgono a diversi  livelli di coscienza: l’inconscio, il preconscio  e il conscio. L’inconscio è composto da contenuti rimossi dalla coscienza che, investiti di energia istintuale cercano di tornare alla coscienza ma possono farlo solo attraverso forme di compromesso come i lapsus, i simboli, i sogni; il preconscio è composto dai contenuti inconsci che possono essere resi coscienti con una particolare introspezione; il conscio è composto dai contenuti psichici di cui siamo consapevoli. Il super io è l’insieme delle regole morali che ciascuno di noi si forma e tende a mantenere. Nella concezione dinamica freudiana della psiche si concepisce dunque un continuo movimento di forze contrapposte. Ed inoltre, per la teoria del piacere, Freud pensa che la vita sia dominata da opposti, ad esempio piacere-dolore. La forza che muove gli istinti è la libido, che è poi la forza che si manifesta  nei processi di natura sessuale. Alla libido si contrappone la pulsione di morte.
Le scuole psicoanalitiche nel mondo sono tante ma punto cardine che unisce tutte è che l’obiettivo è restituivo. La terapia analitica si propone di favorire la maturazione psichica dell’individuo attraverso l’esplicitazione e lo scioglimento lento e graduale dei suoi nodi interni e la ripresa della sua vita psichica.

Parafilia: eccitamento sessuale evocato da oggetti o situazioni atipici che possono interferire negativamente con la capacità di avere relazioni sessuali basate sull'affetto.

Paranoia: in psichiatria descrive una malattia mentale nella quale la persona sviluppa delle allucinazioni autoreferenziali, ossia convinzioni di essere minacciato e perseguitato da persone, animali, cose.

Parestesia: sensazione tattile anormale caratterizzata da formicolii e addormentamento. È prodotta da una patologia relativa a qualche struttura del sistema nervoso centrale o periferico in relazione con la sensibilità.

Piromania: l'elemento fondamentale della patologia è la presenza di episodi multipli di appiccamento deliberato e intenzionale di incendi. I soggetti affetti da questo disturbo provano tensione o eccitamento emotivo prima di appiccare l'incendio.

Placebo (effetto): qualunque terapia o agente chimico inattivi, i quali influenzano il comportamento di una persona per motivi connessi con le sue aspettative di cambiamento.

Prosopoagnosia: incapacità di riconoscere il viso di persone conosciute. Nei casi gravi può includere l'incapacità di riconoscere il proprio viso. Tuttavia resta intatta la capacità di identificare persone familiari tramite altri elementi, per esempio la voce.

Psicoastenia: disturbo della sfera nevrotica letteralmente traducibile come "mancanza di energia psichica". È caratterizzato da un abbassamento complessivo delle funzioni mentali di origine non organica ma collegato a problematiche di natura psicoaffettiva ed accompagnato da atteggiamenti di eccessiva dubbiosità ed indecisione.

Q

Questionario: Per questionario si intende una serie di domande prestabilite che possono essere sia a risposta chiusa che a risposta aperta. Il primo tipo è costruito con una serie di domande che prevedono una risposta obbligata, mentre  il secondo tipo prevede la possibilità di una serie più ampia  di risposte . Mentre il questionario a risposta chiusa è molto più obiettivo, nel secondo tipo è più difficile la valutazione dei risultati e viene utilizzato soprattutto nei sondaggi d’ opinione, nello studio della personalità, nei colloqui di selezione e nelle indagini psicodiagnostiche.
I questionari sono stati sempre soggetti a molte critiche; le più evidenti sono che, mentre il primo tipo può portare ad un ‘eccessiva omologazione, il secondo tipo se non attentamente somministrato può portare a dare risposte indotte. 

R

Ritardo mentale: Sviluppo dell’intelligenza deficitario rispetto all’età. Spesso comporta difficoltà nello sviluppo del linguaggio e nell’acquisizione delle autonomie personali e sociali. In alcuni casi possono esserci anche comportamenti problematici come grave irrequietezza, aggressività verso di sé o gli altri, stereotipie, tendenza all’isolamento.

Rorschach (Test di: Si articola in 10 tavole che riproducono macchie d’inchiostro;  “Riferendo che cosa vede o che cosa quelle macchie gli evocano, il soggetto rivela le proprie modalità di percepire, le proprie tendenze cognitivo-affettive e la configurazione di base della propria personalità” (Galimberti)

Regressione: meccanismo di difesa che prende origine da uno spostamento dell'energia libidica da oggetti tipici di una fase dello sviluppo psicosessuale ad oggetti tipici di una fase precedente.

Repressione: meccanismo di difesa che deriva dalla coscienza con il quale si cerca intenzionalmente di escludere dalla coscienza stessa un'idea, un fatto, una persona a cui si collega comunque un sentimento spiacevole o di conflitto. Si distingue dalla rimozione per via del fatto che viene attuato consapevolmente.

Riflesso: risposta non intenzionale, che non è appresa ed è specifica della specie, di una data parte del corpo a un dato stimolo.

Rimozione: meccanismo di difesa dell'Io, il principale nella teoria di S. Freud, per il quale i ricordi spiacevoli o ansiogeni vengono relegati nell'inconscio e quindi dimenticati.

S

Sadismo Sessuale. : Atti, azioni  non simulate) in cui la sofferenza psicologica o fisica (inclusa l’umiliazione) della vittima è sessualmente eccitante per il soggetto.

Sindrome dell’abbandono: Spesso legata alla rottura  dei legami affettivi o dal timore di allontanamento delle figure di riferimento primarie.
Determina sensazione di angoscia e di solitudine con una costante apprensione per il ruischio del ripristinarsi dell’abbandono.
Molto importante nella fase dell’infanzia in quanto può portare un rallentamento nello sviluppo psico-affettivo. Spesso l’abbandono non è reale, potrebbe anche trattarsi di un mancato vissuto della presenza significativa e rassicurante dei genitori.
Tra le conseguenze principali vi è la tendenza a regredire, una sorta di apatia agli eventi, spesso poca costanza e applicazione lavorativa o comportamenti anti sociali.

Scaffolding: Il termine deriva dalla parola inglese scaffold, che, letteralmente, indica "impalcatura" o "ponteggio". In psicologia metaforicamente si intende l'intervento di una persona più esperta nell’aiuto ad una persona ad effettuare un compito, risolvere un problema o raggiungere un obiettivo. Quindi l’azione è di sostegno così come per le impalcature in edilizia. Spesso usato per indicare il tutoraggio nei confronti di una persona che apprende.

Scatologia telefonica: Telefonate oscene

Schizofrenie: Dal greco schizo=scindere e fren=mente. Il sintomo fondamentale della malattia è la dissociazione. Tutti i sintomi delle psicosi si possono presentare in varia distribuzione nelle diverse forme di schizofrenia. Possono essere presenti: incoerenza del pensiero, dell’azione, dell’affettività, distacco nei confronti della realtà, ripiegamento su se stessi, attività delirante e allucinatoria.

La sindrome di Stoccolma : Si tratta di una condizione psicologica in cui una persona, che è o è stata vittima di un sequestro, manifesta sentimenti positivi (in alcuni casi anche fino all'innamoramento) nei confronti del proprio rapitore. Viene talvolta citata anche in riferimento ad altre situazioni simili, quali le violenze sulle donne o gli abusi sui minori e tra i sopravvissuti dei campi di concentramento. Il termine viene da un evento che risale agli anni 70, avvenuto a Stoccolma, durante la rapina ad una banca in cui per sei giorni vennero presi in ostaggio alcuni dipendenti che, una volta liberati, dimostrarono una forma di attaccamento emotivo nei confronti dei rapinatori chiedendo alle autorità clemenza per gli stessi.

La sindrome di Peter Pan: Si tratta di una situazione psicologica in cui una persona  risulta estremamente  immatura, con comportamenti di rifiuto e di incapacità nel diventare adulta, crescere e  assumersi le responsabilità. Pensa come ostile il mondo degli adulti assumendo comportamenti infantili .Il termine è tratto dal libro “Peter Pan”di James in cui i protagonista non voleva crescere.

La sindrome di Cassandra: E’ una patologia che porta a formulare sistematicamente previsioni avverse circa il proprio o altrui futuro.  Il nome della patologia deriva dal mito di Cassandra. Il complesso sfocia in una profonda frustrazione per l’incapacità di agire tempestivamente ed efficacemente per salvare il proprio e l’altrui destino

La sindrome di Münchhausen : Si intende una patologia apparente, provocata volontariamente dal paziente stesso e che produce segni clinici simili ad altre malattie. Solitamente i pazienti con disturbi fittizi sono preda di rimurginazioni su come convincere il medico a prendere sul serio la propria sofferenza. Il loro tono affettivo prevalente è la superficialità emotiva. Le cause della sindrome di Münchhausen sono spesso psicologiche o sociali.

La sindrome di Münchhausen  per procura: Si esprime attraverso il danneggiare deliberatamente il corpo di qualcun altro, in genere dei propri figli, per appagare un desiderio inconscio di mettere in atto un dramma personale e rinforzare la loro relazione con la figura medica che occupa le loro fantasie.

Shopping Compulsivo. : Si tratta della incapacità di controllare e di resistere all'impulso di comprare oggetti, anche inutili o non indispensabili.

Sindrome di Asperger : E’ un disordine pervasivo dello sviluppo , per molti aspetti simile all'autismo. In generale si ritiene che si tratti di un tipo di autismo caratterizzato dalla difficoltà nelle relazioni sociali piuttosto che da un'alterazione della percezione, rappresentazione e classificazione della realtà, come nell'autismo classico. Le persone autistiche non sono capaci di raccogliere informazioni sugli stati cognitivi ed emotivi degli altri sulla base di indizi raccolti dal loro linguaggio corporeo e dall'ambiente. Gli individui con la sindrome di Asperger possono essere percepiti come persone la cui mente non riesce ad agganciarsi alla realtà, come coloro che soffrono di autismo classico. Gli individui affetti da questa sindrome possono osservare un sorriso e non capirne il significato (cioè non capire se si tratti di un segno di comprensione, di accondiscendenza o di malizia) e nei casi più gravi non riescono neppure a distinguere la differenza tra sorriso, ammiccamento e altre espressioni non-verbali di comunicazione interpersonale. Per loro è estremamente difficile saper "leggere attraverso le righe". La sindrome di Asperger implica un intenso livello di attenzione su determinate cose che interessano ed è spesso caratterizzato da facoltà e interessi davvero particolari: ad esempio una persona può essere ossessionata dalla raccolta di tutte le spillette americane degli anni 30. In generale, sono attratti dalle attività in cui si possa ritrovare un certo ordine, come le classificazioni, le liste e simili. La sindrome di Asperger può portare ad avere problemi con le normali interazioni sociali tra persone di pari livello. L'alienazione sociale delle persone con la sindrome di Asperger è così intensa fin dall'infanzia che molti si creano amici immaginari per compagnia.

Sublimazione: Si tratta di uno dei meccanismi di difesa che sposta una pulsione sessuale o aggressiva verso una meta non sessuale o non aggressiva. Questa capacità di scambiare la meta sessuale originaria con un'altra meta che non è più sessuale, ma è psichicamente imparentata con la prima, viene chiamata capacità di sublimazione

Scissione: meccanismo di difesa che separa i sentimenti contraddittori, quelli buoni da quelli cattivi, riducendo la visione della realtà ad un insieme di oggetti e sentimenti buoni e cattivi. Nell'infanzia è presente garantendo la sopravvivenza emotiva nei primi mesi di vita; in seguito alcuni aspetti non patologici della scissione possono essere presenti, a patto di non compromettere l'esame di realtà.

Sinestesia: termine che indica quelle situazioni in cui una stimolazione uditiva, olfattiva, tattile o visiva è percepita come due eventi sensoriali distinti ma conviventi. Nella sua forma più blanda è presente in molti di noi, basti pensare a quelle situazioni in cui la presenza di un odore o di un sapore evoca un'altra reazione sensoriale (la vista della frutta che viene percepita anche come sapore).

T

Terapie farmacologiche: L’uso di psicofarmaci è molto diffuso e spesso indiscriminato. E’ raro che la sola somministrazione di farmaci riesca a risolvere la sofferenza psichica. Il farmaco agisce sul sintomo alleviandolo o tacitandolo momentaneamente. Con ciò però non si vuole trascurare l’effetto del farmaco che può essere di supporto all’avvio di altre misure terapeutiche.  I farmaci che si usano maggiormente in psichiatria sono: gli antidepressivi, i tranquillanti e gli antipsicotici.

Thanatos: termine usato in psicanalisi come pulsione di morte; è alla base dei comportamenti autodistruttivi tipici di vari disturbi psichici, tra i quali il disturbo ossessivo-compulsivo, nel quale la persona si costringe a ripetere in modo ossessivo determinati atti. Si contrappone a eros.

Transfert : Si tratta di una  proiezione che può essere positiva (transfert positivo), con le caratteristiche, di stima affetto, amore per il partner della relazione, oppure  negativa (transfert negativo) quando le emozioni che vengono messe in gioco dal transfert sono per lo più di competitività, invidia, gelosia, aggressività.
Per la psicoanalisi tale meccanismo naturale dovrebbe essere utilizzato dall'analista per portare avanti e a termine il processo terapeutico

Tricotillomania. : Si tratta della incapacità di controllare e di resistere all'impulso di strapparsi dei capelli. Dopo lo strappamento si può verificare anche l'ingestione dei capelli detta Tricofagia.

U

Urofilia: Uso delle urine per l’eccitazione sessuale.

Umore: Disposizione affettiva con le  istanze emozionali e istintive oscillante lungo l'asse piacere-dolore. Ognuno dei nostri stati d'animo così assume un significato in base alla tonalità  della disposizione se gradevole o sgradevole,

V

Vantaggio secondario: beneficio che una persona ottiene più o meno consapevolmente dalla presenza di un disturbo o di una disabilità.

Voyeurismo. : Atto di osservare un soggetto, che non sa di essere guardato, mentre è nudo, si spoglia, o è impegnato in attività sessuali

Z

Zoofilia: Attrazione sessuale per gli animali.

Zoopatia : Si tratta di una forma allucinatoria cenestetica che attua una percezione di possessione del corpo da parte di un animale

X

Xenopatia: (dal greco xenos, straniero) allucinazioni acustiche e verbali, rappresentazioni mentali incoercibili e automatiche che sono percepite dal soggetto con carattere di estraneità e di alterazione del Sé.

 

Dott.ssa Stefania Martina
Psicologa Psicoterapeuta

Roma

Iscritta all’Albo Professionale degli Psicologi della regione Puglia n. 1050
Laurea in Psicologia
P.I. 09826701006

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